Impostare nel modo corretto un progetto in Revit è di vitale importanza se non vogliamo incontrare brutte sorprese lungo il tragitto.
C’è da dire che ogni progetto ha delle caratteristiche e dei requisiti specifici e di conseguenza non esiste un vero e proprio standard da seguire per cominciare un nuovo progetto. Quello che possiamo fare però è sapere come agire in ogni circostanza e cosa utilizzare per ogni esigenza.
Progetti di un certo spessore BIM hanno sempre delle disposizioni specificate all’interno del BEP (BIM Execution Plan), un documento che se stilato bene risulta di grandissimo supporto alla progettazione e nel quale sono specificati, tra le altre cose gli obiettivi, i LoD (Level of Development) e il BIM Use del progetto.
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Impostazioni preliminari del nuovo progetto in Revit
Se non abbiamo il BEP a guidarci, prima di partire con la modellazione, è necessario riflettere bene sul miglior modo di impostare il progetto Revit, cioè se con un solo file o con più file collegati fra loro.
- Progettazione di una sola disciplina: nessun’impostazione specifica. È sufficiente un solo file Revit.
- Progettazione di più discipline: stabilire se modellare tutte le discipline nello stesso file o separarle in file differenti. Sconsigliamo la modellazione mono-file se non per progetti davvero molto piccoli. È consigliabile avere un file URS di coordinamento e le coordinate condivise.
- Progettazione di più edifici nello stesso lotto: ogni edificio ha il suo pacchetto di file (uno per ogni disciplina) e tutti i file sono caricati all’interno di un file Revit vuoto che li contiene tutti (Modello Federato). È indispensabile avere un file URS di coordinamento e le coordinate condivise.
URS (Unique Reference System): un file Revit vuoto contenente solo le coordinate, griglie e livelli del progetto condivisi per tutte le discipline e per tutti gli edifici del progetto. Questo file viene caricato inizialmente nel template per impostare Coordinate, Griglie e Livelli di ogni disciplina ed edificio.
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Template
Impostare un buon template è un passaggio tanto fondamentale quanto delicato. Qualora avessimo a disposizione un BEP avremmo di certo più facilità nel sapere quali famiglie precaricare nel file Revit, come impostare le viste e tutte quelle impostazioni architettoniche, strutturali o impiantistiche di cui potremmo avere bisogno.
Senza un BEP dovremmo avere una conoscenza profonda del percorso progettuale da affrontare per poter prevedere al meglio cosa inserire preliminarmente nel file di progetto.
Nel caso in cui volessimo partire da un progetto già fatto perché molto simile a quello nuovo, basterà estrarre un template dal progetto vecchio e partire così da quello. L’ideale sarebbe creare dei template standard per ogni tipologia di building che siamo soliti progettare. Questi templates andranno poi manutenuti nel tempo in funzione dell’evoluzione delle nostre famiglie e del nostro stile progettuale.
Attenzione!!! È assolutamente sconsigliato prendere un file Revit di un progetto vecchio, salvarlo con nome e svuotarlo di tutti gli elementi 2D/3D presenti al suo interno per poter partire da esso con un progetto nuovo. Revit è un database e in quanto tale mantiene traccia di ogni cosa (anche degli errori interni), pertanto alla fine del nuovo progetto ci ritroveremmo con un file molto più pesante del normale e pieno delle corruzioni dei vecchi progetti.
Se non abbiamo ancora abbastanza esperienza per creare un template o non abbiamo tutte le informazioni necessarie, è sufficiente prendere un template standard di Revit e riempirlo durante lo sviluppo del progetto di tutte le impostazioni sopra descritte cercando di tenere sempre sott’occhio il “faro” del LoD e del BIM Use di progetto.
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Coordinate Condivise
Le coordinate condivise, o il posizionamento geografico in generale, non sempre sono indispensabili ai fini di una buona impostazione progettuale.
Di sicuro un lavoro coordinato tra discipline, un lavoro con più edifici nello stesso lotto o un lavoro che esige interoperabilità tra software richiede sempre un posizionamento e un’impostazione di coordinate condivise.
Per un corretto posizionamento del progetto abbiamo bisogno di un punto base stabilito a monte. Solitamente si parte da un rilievo e pertanto sarà cura del rilevatore fornire un file (CAD o Revit) con delle coordinate GIS già inserite e teoricamente già stabilite nel BEP. Una volta caricato il link nel progetto e posizionato il suo punto base nell’origine di Revit (eventualmente effettuando una roto-traslazione del link) è sufficiente acquisire le coordinate dal link stesso.
Avendo a disposizione un file URS è sufficiente collegarlo al nostro file di progetto e acquisirne le coordinate.
Gli strumenti di spostamento manuale del Project Base Point e del Survey Point così come la rotazione del Nord Reale servono per aggiustare un lavoro di coordinamento mal fatto e non per impostare correttamente il progetto dal principio.
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Griglie e Livelli
Qualora disponessimo di un file URS potremmo far a meno di creare griglie e livelli limitandoci a usare lo strumento Copy/Monitor che ci permette di copiare in automatico le griglie e i livelli prestabiliti (teoricamente dal capo progetto) nel file URS e di monitorare il loro eventuale cambiamento nel tempo.
Ovviamente anche senza un supporto di questo tipo possiamo comunque creare le nostre griglie e i nostri livelli manualmente.
Questo articolo è stato scritto dal architetto Paolo Quadrirni, BIM University Professor.
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