Avete già visto il padiglione dell’Italia per l’Expo 2020?
L’architettura del Padiglione Italia per Expo 2020 intende celebrare la storia di uomini e esploratori italiani che nei secoli hanno solcato mari e terre lontane, intessendo contatti e relazioni con tutto il mondo
Il Padiglione dell’Italia a Expo 2020 Dubai è un’architettura ideata per mettere in scena con creatività e innovazione “la bellezza che unisce le persone”.
Il progetto del Padiglione Italia per expo 2020 è firmato da Carlo Ratti, Italo Rota, Matteo Gatto e F&M Ingegneria
“Il progetto di Ratti, Rota, Gatto e F&M”, dichiara Paolo Glisenti, Commissario Generale dell’Italia per Expo 2020 Dubai, “ci permette di realizzare uno spazio non solo espositivo ma rappresentativo del migliore ingegno italiano, offrendo una memorabile esperienza ai visitatori, facendo vedere al mondo competenze, talenti e ingegni multidisciplinari che possono diventare promotori di nuove opportunità formative, professionali e imprenditoriali. Il Padiglione Italia sarà realizzato con il contributo di aziende partner – grandi, medie e piccole – chiamate a fornire le migliori componenti costruttive, impiantistiche, tecnologiche e scenografiche, capaci di dimostrare le competenze più innovative impegnate oggi nella sostenibilità, nell’economia circolare e nell’architettura digitale”
Il Padiglione Italia sarà collocato tra le aree tematiche “Opportunità” e “Sostenibilità” nel sito di Expo 2020 Dubai in una posizione strategica anche dal punto di vista dei flussi di visitatori
Si prevede un afflusso di oltre 28 mila visitatori al giorno nel padiglione italiano, oltre 5 milioni nei sei mesi dell’evento. La prossimità al parco, oltre a rappresentare un forte vantaggio in termini di attrattività, garantisce anche un’eccellente visione del padiglione, in quanto non vi sono strutture che ne ostacolano la visuale frontale e laterale. Il Padiglione dell’Italia si troverà vicino a quelli di India, Germania, Arabia Saudita, Giappone e Stati Uniti.
Ispirato alla lunga storia di esploratori che nel corso dei secoli hanno solcato i mari e tessuto un importante patrimonio culturale condiviso nel mediterraneo, il Padiglione esplora i modi in cui “la bellezza connette le persone”, tema della partecipazione italiana all’Expo, attraverso l’uso di tre scafi di imbarcazioni nostrane che saranno capovolti e innalzati uno accanto all’altro su alti pilastri per dar vita alla copertura.
Dipinti ciascuno in modo diverso, i tre scafi visti dall’alto avranno l’aspetto di tre petali che compongono i colori della bandiera italiana. Inoltre, il riuso degli scafi capovolti si presenta come una scelta di sostenibilità che si riallaccia a una antica tradizione dei popoli di mare e pescatori d’Europa e del mondo.
“Il gesto del rovesciamento e riutilizzo degli scafi ci affascina profondamente: non soltanto perché carico di valori storici, ma anche perché rappresenta la realizzazione di un’architettura circolare fin dall’inizio. Le imbarcazioni che diventano parte del Padiglione potranno continuare a essere utilizzate in modi diversi anche dopo la fine di Expo” – spiega Carlo Ratti, architetto e ingegnere, socio fondatore dello studio CRA e direttore del Senseable City Lab presso il Massachusetts Institute of Technology (MIT)
L’architettura del Padiglione Italia per Expo 2020 intende celebrare la storia di uomini e esploratori italiani che nei secoli hanno solcato mari e terre lontane, intessendo contatti e relazioni con tutto il mondo. Il Padiglione Italia racconta il viaggio nella bellezza del nostro Paese, frutto costante di contaminazioni, scambi e connessioni di conoscenze, ingegno, talento e arte.