Droni, come usarli in architettura

I Droni, che in linguaggio tecnico sono definiti SAPR (Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto), si propongono come strumenti di supporto alle varie attività professionali che possono richiederne l’utilizzo, attraversando orizzontalmente diverse scienze applicative.

Droni, a cosa servono nell’architettura?

Ad esempio, nel settore dell’architettura, i droni trovano applicazione a livello di progettazione e realizzazione delle costruzioni, risultando pertanto importanti sia a livello di ripresa/inquadramento fotografico, sia durante le fasi di computo metrico.

Inoltre, sempre in ambito architettonico, i droni svolgono funzioni utili per i rilievi topografici, generando mappe tridimensionali, multifunzionali e ad alta risoluzione grazie alle telecamere HD e Ultra HD di cui i SAPR sono provvisti.

In altri ambienti invece, l’utilizzo può essere variegato: nella geologia e nella geomatica, fra tutti, possono essere di supporto per fare rilievi topografici.

Nel settore ingegneristico, invece, in attività quali l’individuazione di un’infiltrazione d’acqua o una perdita, la determinazione del livello di deterioramento di un edificio a causa dell’umidità, la verifica d’ isolamento e impermeabilizzazione delle superfici e per altre eventuali criticità, viene utilizzata la tecnica della termografia a infrarossi, in questi casi definita “termografia edilizia”.

Si tratta di una tecnica di indagine preventiva o in corso d’opera dello “stato di salute” delle strutture, che si avvale di strumenti in grado di misurare il grado di irradiazione emesso dalle superfici.

In particolare, grazie ai droni è possibile effettuare sopralluoghi e valutazioni in zone pericolose, laddove frane o la presenza di immobili pericolanti e a rischio di esplosione impediscono ai professionisti di intervenire in prima persona.

I SAPR montano, infatti, videocamera e sensori termici, con i quali riescono a portare a termine diversi compiti in tempi ridotti e a costi relativamente bassi.

Le tecniche prevalentemente impiegate sono la fotogrammetria con droni, il rilievo 3D da realizzazione foto e la termografia a infrarossi.

Particolare rilievo possono avere gli usi dei droni in ambito di restauro architettonico. Infatti, si può ottenere un vero e proprio modello tridimensionale da una nuvola di punti ottenuta attraverso telecamere a tempo di volo.

Un modello ottenuto in questo modo è fondamentale nella realizzazione di un rilievo architettonico dell’edificio, oltre ad essere di supporto al tracciamento esterno delle piante.

Il tutto è applicabile e realizzabile attraverso il software Autodesk Recap PRO, lettore della nuvola di punti realizzata.

Da questo software è poi possibile passare ad altri programmi di modellazione e rappresentazione 3d come Rhinoceros.

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