Riuscire a scaricare ed installare DOCFA è un’operazione molto semplice.
Innanzitutto, bisogna recarsi sul sito dell’Agenzia delle Entrate, virando poi nella sezione “AGGIORNAMENTO CATASTO FABBRICATI – DOCFA” e da qui ancora all’interno della sezione “Software per la compilazione dei documenti tecnici catastali – Docfa 4”.
A questo punto sarà facile scaricare ed installare DOCFA, ed in particolare la versione numero 4.00.5, ovvero l’ultima versione uscita e regolamentata come l’unica utilizzabile.
Indice dei contenuti
Scaricare ed installare DOCFA, ecco i passaggi
Per predisporre il proprio PC allo scarico del prodotto è necessario
- creare sul proprio disco una directory in cui verrà scaricato il prodotto, ad esempio “c: appoggio”
- copiare nella directory il seguente file
In questo modo si potrà scaricare ed installare DOCFA direttamente, eseguendo il file Docfa 4.00.5 -Setup.exe.
In caso di malfunzionamento o di errore durante la fase di installazione si ricorda che:
- è necessaria la creazione manuale della cartella di destinazione dell’applicazione e la ripetizione del set up per gli utenti che non hanno i privilegi di amministrazione del sistema operativo utilizzato (utenti di Windows Vista o Windows 7)
- l’esecuzione della stampa e delle funzioni di import/export dei documenti sono subordinate all’installazione dell’ambiente operativo JAVA
- per la funzione di import dei disegni nei formati vettoriali DXF e DWG è necessario che il file “ADINIT.DAT”, utilizzato dalla libreria di gestioni delle immagini, sia presente nella cartella di sistema “SYSTEM32” (tipicamente C: WindowsSystem32) se il sistema operativo del pc è a 32 bit; “sysWOW64” se il sistema operativo del pc è a 64 bit.
I documenti prodotti dalla procedura sono, oltre che in formato compresso per la presentazione agli sportelli degli Uffici Provinciali – Territorio dell’Agenzia, anche in formato PDF/A. Questo formato consente al professionista di visualizzare il contenuto del documento su cui appone la firma digitale ed è compatibile con le norme che regolano la conservazione sostitutiva dei documenti.
La procedura permette l’uso di nuovi stradari comunali certificati, dai quali selezionare gli indirizzi delle unità immobiliari presenti nell’atto di aggiornamento.
I nuovi stradari vengono continuamente aggiornati, anche attraverso una collaborazione diretta con i comuni, responsabili del dato relativo alla toponomastica.